Ansia: natura o disagio?

Il termine ANSIA viene usato per indicare un insieme di reazioni legate alla mente e al corpo (cognitive, fisiologiche, comportamentali) che si manifestano laddove si identifica una minaccia che spesso non è in quel momento presente. La principale caratteristica dell’ansia è, infatti, il suo carattere anticipatorio: sorge rispetto ad un pericolo che non è imminente, ma che potrebbe verificarsi. Questo aspetto la distingue dalla PAURA che è invece una risposta innata ad uno stimolo realmente presente di fronte al quale in genere attiviamo delle strategie istintive di difesa, attacco e fuga ai fini della sopravvivenza.

Ansia

Volendo fare un esempio, si prova ANSIA per un esame (che non sta avvenendo, ma che avverrà probabilmente), si ha PAURA dell’interrogazione laddove si sta per compiere. Possiamo poi distinguere due tipologie: l’ansia di stato legata ad un momento specifico e dunque limitata e l’ansia generalizzata cioè uno stato più ampio e prolungato.

Spesso il termine ANSIA viene confuso con quello di PANICO, attribuendo alle parole lo stesso significato. Invece, il PANICO è uno stato improvviso di paura o disagio intensi in assenza di vero pericolo e accompagnati da sintomi cognitivi o somatici di importate entità (tanto che in genere si crede di avere un infarto o di soffocare). Rispetto all’ansia, si caratterizza quindi per i sintomi estremi e per l’insorgenza improvvisa. In genere, un attacco di panico dura intorno ai 10 minuti dopo di che i sintomi di attutiscono, mentre l’ansia tende ad essere più continuativa nel tempo.

  • Fattori genetici (compresa l’anamnesi familiare di disturbo d’ansia)
  • Ambiente (come l’aver vissuto uno stress o un evento traumatico, assunzione di farmaci ecc)
  • Sviluppo psicologico
  • Una patologia fisica come Cardiopatie, Patologie ormonali, Patologie polmonari

Come riconoscerla? Si manifesta con sintomi

  • Cognitivi: il senso di vuoto mentale, un senso crescente di allarme e di pericolo, pensieri negativi, la sensazione marcata di essere osservati e di essere al centro dell’attenzione
  • Fisiologici: Tensione, tremore, sudorazione e aumento del battito cardiaco, nausea e vertigini, dolore al petto, mancanza di aria
  • Comportamentali: scrutare l’ambiente, ricerca di rassicurazioni e vie di fuga, evitamento della situazione temuta, richiedere di essere sempre accompagnati da altri
Ansia

L’ansia di per sé sarebbe dunque fisiologica, tuttavia è considerata un disturbo quando di manifesta spesso, in momento inappropriati e con una intensità e una durata che interferiscono con la vita quotidiana.

Il manuale statistico dei disturbi ansia individua diverse Patologie cliniche:

  • disturbo d’ansia da separazione
  • mutismo selettivo
  • agorafobia: paura delle situazioni da cui può essere difficile o imbarazzante allontanarsi
  • ipocondria: legata all’idea di avere qualche malattia nonostante gli accertamenti medici disconfermino
  • fobie specifiche che si manifesta con grande paura in situazioni specifiche legate alla presenza di qualcosa che è fobico: aereo, spazi chiusi, ragni, cani, gatti
  • disturbo d’ansia generalizzata in se caratterizzato dalla presenza di sintomi che non sono legati ad una causa specifica ma sono appunto “generalizzati”, stato di allerta e di agitazione.
  • il disturbo di panico caratterizzato da ricorrenti episodi di panico. L’attacco di panico è un evento caratterizzato da un’ansia molto intensa, tachicardia, fiato corto e paura di morire o di impazzire e sintomi simili all’infarto. Dura al massimo 12 minuti.
  • la fobia sociale: paura legata a situazioni sociali in cui si è esposti: mangiare in pubblico, parlare in pubblico tale da evitare le situazioni
  • disturbo d’ansia indotto da sostanze
  • disturbo d’ansia causato da altre situazioni mediche

Cosa fare?

  • Per contenere i sintomi concentrarsi sul qui ed ora della situazione, focalizzare il pensiero su una parte del proprio corpo e concentrarsi su quella per riportare il pensiero alla realtà.
  • Nel caso di un attacco di panico, considerare che durerà al massimo 12 minuti quindi attendere che passi e nel frattempo chiedere aiuito.
  • Rivolgersi ad un professionista: le evidenze scientifiche hanno messo in mostra che la psicoterapia è efficace sia a breve che a lungo termine.

Un commento

Lascia un Commento!